venerdì 12 giugno 2009

BASTA TAGLI!!

Questa mattina, il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Gelmini.
E' un fatto grave!
Il decreto non rappresenta minimamente quella riforma di cui la scuola publica in italia ha bisogno.
Si tratta dell'ennesima "razionalizzazione " economica, che vuol dire tagli, tagli e ancora tagli.
Il decreto riguarda le scuole superiori e prevede in poche parole il taglio dei corsi sperimentali nei licei e alle ore settimanali.
Conseguenza dei tagli, come al solito, sarà il taglio di posti di lavoro (ricordiamoci che da settembre dovrebbero perdere il posto di lavoro 57.000 lavoratori tra insegnanti e personale ATA).

Questo è l'ennesimo taglio alla scuola pubblica, ormai falcidiata da 15 anni di controriforme
Per respingere i tagli della Gelmini, ci siamo mobilitati in autunno.
Evidentemente quelle mobilitazioni, se pur importanti, non sono servite e gli studenti di questo paese non hanno portato a casa nessuna vittoria.
Ma la guerra non è perduta, e la nostra lotta continuerà.

Il disegno politico di questo governo è chiaro.
Distruggere la scuola pubblica e il diritto all'istruzione in Italia e favorire invece l'istruzione privata.
Ma i lavoratori non potranno permettersi le scuole private, e quindi un'istruzione superiore sarà garantita come al solito solo ai figli dei ricchi, dei padroni, banchieri ecc..
E' un disegno politico che prefigura una società classista (più di adesso...) dove chi nasce ricco resterà ricco, mentre i figli di operai e lavoratori saranno costretti a frequentare scuole sempre più scadenti.
I ricchi come al solito comanderanno, e i poveri come al solito subiranno.

Noi non vogliamo certo difendere la scuola pubblica in Italia per quello che essa è adesso. Sappiamo che funziona male ed ha bisogno di migliorie.
Ma non possiamo permettere nemmeno che si continui a tagliare sulle spalle degli studenti, figli di lavoratori.
La scuola pubblica in Italia ha bisogno di una Riforma che sia degna di questo nome, afficnhè essa diventi veramente la scuola della Repubblica, di massa, di qualità, laica e gratuita.
Ma per arrivare a questo punto, prima di pensare a riforme (o peggio ancora ad autoriforme), la Scuola Pubblica ha bisogno di finanziamenti.
Finanziamenti che sono sistematicamente dirottati verso altre voci di spesa, evidentemente ritenute più importanti da chi ci governa.

La scuola pubblica e l'università pubblica la difenderemo con la lotta, e con la lotta imporremo al governo il raddoppio dei finanziamenti.
A chi ci dice che i soldi, come al solito, non ci sono, ribattiamo che

Ogni anno vengono spesi circa 40 miliardi di euro in spese militari (acquisto di armi, missioni i afganistan, ecc..)
Verranno tra poco spesi 13 miliardi di euro per acquistare 131 cacciabombardieri F-35
Circa 8 miliardi di euro saranno spesi per costruire il Ponte sullo Stretto.
15 miliardi di soldi pubblici saranno regalati a palazzinari e cementificatori per speculare sull'Expo 2015 a Milano.
Probabilmente altrettanti sranno spesi per la TAV.

Evidentemente i soldi ci sono.
La lotta che inevitabilmente si svilupperà il prossimo aututnno (speriamo a fianco a quele dei lavoratori) avrà bisogno di una chiara piattaforma politica che indichi prospettive chiare e comprensibili.
Lo scorso autunno i metodi antidemocratici e farsescamente a-politici delle burocrazie di movimento (principalmente disobbedienti o moderati) hanno di fatto creato una situazione di scoramento e disillusione tra gli studenti, che si è tradotta nell'arenarsi dell'Onda.
I comunisti nel movimento studentesco possono giocare un ruolo importante solo se saranno capaci di far valere le pratiche democratiche e presentare una piattaforma politica ( e perchè no, anche un'idea di società) diversa e alternativa.
I Giovani Comunisti a Trieste, am anche a livello nazionale, timidamente, si stanno rimettendo in moto.
L'importanza di una struttura come quella dei GC per coordinare l'intervento politico dei compagni nel movimento, è vitale.
Il rilanci dell'organizzazione deve passare atrraverso un'attenta e profonda discussione attorno ai temi della scuola e dell'università.
Non possiamo ritrovarci impreparati ancora una volta.
Ad ottobre i GC dovranno avere elaborato una piattaforma e una linea di intervento nel movimento!

Compagni. la nostra lotta non si ferma!
La Gelmini la manderemo a casa solo se saremo uniti ai lavoratori!
Hasta la Victoria!