mercoledì 19 settembre 2012

Solidarietà ai lavoratori della Sertubi-Jindal

Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato che i lavoratori e le lavoratrici della Sertubi di Servola stanno distribuendo in queste ore dal banchetto in Piazza della Borsa.
Domani, giorno 20 settembre, alle ore 10, i lavoratori organizzeranno un'assemblea pubblica per sensibilizzare i cittadini sulla loro situazione.
Come Giovani Comuniste/i di Trieste invitiamo tutti i compagni e la cittadinanza a partecipare e portiamo la nostra solidarietà alla giusta lotta di quei lavoratori.
Il problema del futuro industriale di questa città non è interesse solamente degli operai (che giustamente chiedono lavoro e garanzie sul proprio futuro) ma deve essere interesse anche dei giovani, degli studenti, dei precari e dei disoccupati di questa città.




Siamo lavoratori della Sertubi-Jindal Italia
Fim-Cisl Fiom-CGIL Uilm-Uil di Trieste

Siamo qui in piazza per raccontarvi quello che ci sta succedendo. Siamo un'azienda con 208 dipendenti e con un indotto di 8 aziende per un totale di altri 320 lavoratori.

Il nostro datore di lavoro dott. Leonardo Montesi ci ha lasciato in cassa integrazione da gennaio 2012, a rotazione, illudendoci che fosse un periodo di transizione.

Domenica 9/9/2012 ha dichiarato sul Piccolo che creerà un deposito e non continuerà la produzione di tubi.
Ieri 18/9/2012 ci ha comunicato che vista l'incertezza sul futuro della Ferriera (che dà alla Sertubi la ghisa liquida per produrre i tubi), si riserva di decidere cosa fare del nostro futuro e di quello di quest'azienda.

Siamo qui per farti immaginare cosa vorrà dire per la nostra città, altri lavoratori senza reddito:
- meno consumi (specie di prodotti non di prima necessità), quindi chiusura di altri esercizi pubblici
- niente ingresso ai cinema, stadio, palestre, niente autovetture
- non si potranno pagare le bollette, mutui, affitti 
- meno sicurezze per i nostri figli.

Noi chiediamo solidarietà ai commercianti triestini, esponendo in vetrina questo volantino.

Ai cittadini chiediamo di passare al nostro gazebo, discutendo con noi qualche minuto, aiutandoci così a far capire alle istituzioni il dramma che Trieste vive con i 12.000 disoccupati e di nuovi che arriveranno a breve.

Ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, oppure lo stanno per perdere, chiediamo di partecipare all'assemblea pubblica presso il nostro gazebo domani 20 settembre dalle 10 in poi.

Uniamo i lavoratori delle aziende in crisi e quelli disoccupati per rivendicare il lavoro per tutti.

Trieste, 19 settembre 2012