giovedì 24 maggio 2012

Noi non abbiamo paura!

Rispondiamo, con questo comunicato, alla segnalazione al Piccolo del 23 maggio da parte del compagno Luca Marsi, a nome del Partito Socialista Italiano - Federazione di Trieste, dal titolo "Impieghiamo l'esercito".

Nell'esprimere cordoglio e vicinanza a tutte/i le/gli studentesse/i di Brindisi e alla famiglia di Melissa, i Giovani Comunisti/e di Trieste ritengono che le posizioni espresse dai compagni del PSI triestino sull'uso dell'esercito siano molto gravi.
Condividendo la necessità del ritiro immediato delle truppe dai fronti di guerra, riteniamo inaccettabile l'idea che, in nome della nostra sicurezza, lo Stato impieghi le forze armate sul territorio e davanti alle nostre scuole.

Ad oggi ancora non si sa di chi sia la mano infame dietro al delitto di Brindisi e forse, a guardare la nostra triste storia recente (Piazza Fontana, Brescia, ecc...) non lo sapremo mai.
Sappiamo però una cosa: dal 19 maggio l'attacco alla scuola e ai nostri diritti ha fatto un salto di qualità.
Per anni abbiamo difeso la scuola e l'università pubblica dagli attacchi sempre più duri dei governi, dalle privatizzazioni e dai tagli. Il bilancio di quella lotta non spetta a questo comunicato, ma ci abbiamo provato, con passione, con determinazione, con rabbia.
Oggi, ancora con la rabbia in corpo di chi crede che non si può morire davanti a scuola, crediamo sia giunto il momento per una riflessione seria di quello che sta succedendo in questo paese, e il movimento studentesco deve prendersi le sue responsabilità e rialzare la testa.
Dal 19 maggio, per i padroni e per il governo,il discorso sarà uno: abbiamo bisogno di più poteri per garantire la sicurezza dei cittadini.

Cari padroni, caro governo... non abbiamo bisogno di qualcuno che scelga per noi  i nostri nemici. Li conosciamo già! Siete voi, sono le vostre politiche, la vostra crisi, il vostro sistema.

Come non abbiamo mai accettato i padroni e i preti nelle nostre scuole, non accetteremo la polizia e l'esercito. La scuola e l'università sono, e devono rimanere, luoghi liberi di trasmissione e produzione di sapere, socialità e formazione critica!

Noi non abbiamo paura!

Giovani Comuniste/i Trieste



venerdì 11 maggio 2012

Boicotta l'INVALSI! I Giovani Comunisti al corteo UDS

I Giovani Comunisti di Trieste aderiscono al corteo NO INVALSI indetto dall'Unione degli Studenti nella giornata di mercoledì 16 maggio (ore 9:00, piazza Goldoni).
Condividiamo pienamente le ragioni della contrarietà ai test Invalsi, e invitiamo tutti/e gli/le studenti/esse di Trieste a boicottare i test, a partecipare ai referendum autogestiti e a partecipare alla manifestazione cittadina.

Dietro ai test Invalsi si celano infatti precisi scopi politici, in continuità con le politiche di distruzione della Scuola Pubblica ( e dell'università) portate avanti dai governi di centro-destra e centro-sinistra in questi ultimi 15 anni.
In un quadro di forte sotto-finanziamento  del sistema pubblico d'istruzione, a favore di spese militari e scuole private, i test Invalsi nascondono il fine preciso di dividere le  scuole in istituti di serie A e di serie B, premiando  poche scuole virtuose e penalizzando le scuole non virtuose (con quali criteri??), introducendo di fatto un meccanismo di selezione di classe nella Scuola Pubblica.
Scuole ben finanziate, aperte sempre più all'influenza dei privati, e con tasse d'istituto sempre più alte per i figli dei ricchi.
Scuole sotto-finanziate, con didattica sempre più carente e strutture fatiscenti, per i figli dei lavoratori.
Un futuro roseo per i primi, una vita di sfruttamento e disoccupazione per gli altri.
Insomma....il coronamento di 15 anni di contro-riforme della scuola, dall'autonomia scolastica, alla riforma Moratti fino alla riforma Gelmini.

La scuola e l'università pubbliche non possono essere sacrificate sull'altare della crisi e dell'austerità!
Difenderemo la scuola pubblica fino all'ultimo, contro le grinfie dei mercati e dei governi loro complici, contro la loro crisi, contro il loro debito, contro il loro sistema.

Vogliamo una scuola pubblica gratuita, laica e di qualità!